Uno: ci sono tantissimi uomini in giro! Quelli che mostrano solo dettagli di sé, a volte anche intimi e infiocchettati. Quelli che preferiscono far vedere i propri mezzi di trasporto. Quelli che mettono foto in cui sono insieme alle mogli e tagliano barbaramente le mogli. Quelli che non si sprecano neanche a tagliarle.
La foto per il National Geographic[ cambiamento modifica wikitesto ] Nel il fotografo statunitense Steve McCurry, giunto sul subcontinente asiatico per documentare gli effetti distruttivi del monsone ed il fascino delle ferrovie indiane, fu contattato dalla compilazione del National Geographic che gli propose di scattare un fotoreportage nei vari campi di profughi allestiti lungo la frontiera afgano-pakistana. Pur subendo pesantemente le conseguenze del conflitto bellico contro l'invasione sovietica ne è prova la quantità di feriti che accorrevano giornalmente negli ospedali organizzati della Croce Rossai rifugiati continuavano stoicamente le loro vite. Entrato, e ricevuta l'autorizzazione per fotografare le alunne dall'insegnante, fu immediatamente colpito dallo sguardo magnetico ed enigmatico di una delle ragazzine: «Mi accorsi subito di quella ragazzina [ Aveva un'espressione intensa, tormentata e uno sguardo incredibilmente acuto - eppure aveva solo dodici anni. Siccome era molto timida, pensai affinché se avessi fotografato prima le sue compagne avrebbe acconsentito più facilmente a farsi riprendere, per non sentirsi inferiore importante delle altre» Steve McCurry Nella classe si respirava un'atmosfera molto rilassata e informale.