Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro. Una donna e Gesù si sono incontrati. Lei, adultera e, secondo la Legge, giudicata passibile di lapidazione; Lui, che con la sua predicazione e il dono totale di sé, che lo porterà alla croce, ha riportato la legge mosaica al suo genuino intento originario. In questo racconto evangelico, tuttavia, non si incontrano il peccato e il giudizio in astratto, ma una peccatrice e il Salvatore. Gesù ha guardato negli occhi quella donna e ha letto nel suo cuore: vi ha trovato il desiderio di essere capita, perdonata e liberata.
Questa misericordia viene espressa nella stupenda facciata del perdono donato a «chi ha molto amato», che rappresenta la battuta alla precedente accusa mossa a Gesù. Qui non è solo Gesù affinché entra nella casa del fariseo, bensм vi entrano i poveri attraverso Gesù! La scena è narrata con abilitа e getta luce sulle fisionomie dei personaggi presentati al lettore fin nei loro sentimenti più profondi. Il anima della narrazione conferisce al racconto una notevole valenza ironica: Simone Gesù lo chiama per nome! Gesù è all'interno una casa, ma di fatto rimane fuori! La donna invece, è colei che pur «rimanendo fuori», a sua volta accoglie Gesù e il adatto perdono! La donna anonima si pone ai piedi di Gesù per completare un gesto di grande tenerezza e insieme di profonda umiliazione: ungere di olio profumato i piedi del Abile v.
L'identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz'altra cartello, come l'aggettivo penitente, hanno inteso acclamare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un'antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. In questa città avevano preso dimora anche Giovanni, l'apostolo prediletto, e Maria, Madre di Gesù. Papa Francesco ha elevato al fase di Festa la sua memoria. Sotto la croce Maria Maddalena compare adesso nei Vangeli nel momento più atroce e drammatico della vita di Gesù, quando lo accompagna al Calvario e insieme ad altre donne rimane ad osservarlo da lontano. Chinandosi verso il sepolcro scorge due angeli e dice loro di non sapere dove come stato posto il corpo del Dominatore. Gv Quando il Figlio di Dio entra nella storia, questa femmina è fra coloro che maggiormente lo amarono, dimostrandolo.
Per volere di papa Francesco il 22 luglio, per la prima volta, si celebra la festa di santa Maria Maddalena, che sino a oggi epoca memoria obbligatoria. La storia di questa donna nelle parole dei Vangeli e nei commenti di Gianfranco Ravasi, Carlo Maria Martini, Cristiana Dobner e Timothy Verdon Cristina Uguccioni Pubblicato il 20 Luglio Ultima modifica 06 Luglio Lo scorso 3 giugno la Congregazione per il Culto Divino ha pubblicato un decreto con il quale, «per detto desiderio di papa Francesco», la ufficiatura di santa Maria Maddalena, che epoca memoria obbligatoria, viene elevata al fase di festa. Magdala Nei Vangeli si legge che era originaria di Magdala, villaggio di pescatori sulla sponda dell'occidente del lago di Tiberiade, centro comune ittico denominato in greco Tarichea Bicipite salato. Con successivi scavi i francescani hanno riportato alla luce anche importanti resti di strutture portuali. Fra esse vi era «Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni».
E tuttavia, la sua Leggenda ha conquistato l'intero mondo medievale, dalla Georgia all'Islanda, dal Sinai al Portogallo. Francesco di Sales non esiterà ad accostare a quella di S. Anche in era moderna, quel duro cammino da Antiochia a Gerusalemme ha con rinuato a ispirare artisti e uomini di teatro: colei che gli autori di leggende definivano crudamente una prostituta è cosi divenuta la patrona dei commedianti. Un simile successo durato quindici secoli si spiega con i meriti letterari e spirituali di quella storia di un'anima che è la Penitenza di Pelagia Ispirato da un diverso fatto confortante, uno scrittore sconosciuto, ma alimentato dalla spiritualità del deserto, ha saputo dimostrare l'onnipotenza della grazia e della castigo in una riflessione morale tanto alleluia quanto un romanzo e tanto alluvione di significati quanto le massime degli antichi solitari: grazie al servo di Dio, Nonno, questo vescovo che analisi per lei una specie di bastonata di fulmine e al quale ella risponde con la stessa passione, la serva di Satana P sfugge per mezzo del battesimo all'influenza del adatto primo maestro e cambia nome, atteggiamento, luogo, abbigliamento e quasi sesso per meglio unirsi a Gesù Cristo. Da Gerusalemme a Parigi Il turista affinché visita ai giorni nostri il altura degli Olivi, se arriva a divenire aprire quella che le guide chiamano la Grotta di P occorreva già molta diplomazia nel XV secolocorre il rischio di rimanere deluso dalle sue due polverose sale, e gli occorrerà un certo sforzo per porsi nella disposi zione d'animo dei pellegrini cristiani, ebrei e musulmani che nel cammino dei secoli sono giunti fino a qui per adorare la tomba di Rabia elAdawiyah una omonima della autorevole mistica di Basraquella della profetessa I lulda, evocata nei Libri dei Maestа, e infine la cella in cui Pelagia ha condotto un'austera vita da reclusa. I loro racconti pullulano di particolari pittoreschi, ad esempio per quanto riguarda i riti di penitenza; qui ricorderemo solamente che essi sono i primi ad attestare il culto e l'esistenza stessa di Pelagia Antonino di Piacenza visita la sua cella già negli anni intorno ale che essi associano strettamente la nostra santa alle vestigia evangeliche. Sola tra tutti gli asceti che hanno popolato la santa montagna, Pelagia è sopravvissuta ai secoli, all'ombra del suo Signore. Quel identico viaggiatore, recandosi a Parigi nel borgata di S.
Oggi ancora, quasi non esiste storia letteraria che non citi il libro come opera di rilievo, avvicinandolo a Nana di Emile Zola, ma sempre sottolinendone le qualità originali, al disopra della scontata influenza del romanziere francese. A distanza di tempo una rilettura del testo di Gamboa mi sembra importante, al fine di stabilire se i giudizi positivi della critica, ripetuti adesso come cliché, permangano validi o se occorra rivederli, col risultato di minimizzare la fama dell'opera e del adatto autore. Non sembra, tuttavia, che occorra lasciar passare tanti anni. Del avanzo è già trascorso oltre mezzo cent'anni dal momento della pubblicazione del fantasticheria, avvenuta nele non v'è dubbio affinché, mentre il Periquillo del Lizardi ha visto accentuarsi il suo significato nella storia delle lettere ispano-americane, Santa non ha avuto uguale fortuna, anzi, benché taluni apprezzabili sforzi, tra i quali, oltre a quello dell'Alegría, va accennato quello di Francisco Monterde, tutta Topera di Federico Gamboa sembra piuttosto dimenticata, non sollecitare a una nuova e diretta lettura. Il Monterde, ad campione, nell'edizione completa delle Novelas 9 dello scrittore messicano, sembra voler restituire in modo definitivo il Gamboa all'alta categoría che gli spetta, ma senza rendersene conto contribuisce a rimpicciolirne la altezza sul piano umano insistendo, soprattutto per Santa, sulla presenza determinante di note autobiografiche di dubbia qualità. E quale osservazione e documentazione poteva essere più fedele della diretta partecipazione all'ambiente da parte dello scrittore, che poi la traduceva nel romanzo? Con maggior bilanciamento Mariano Azuela segnalava 11a questo idea, che l'elemento autobiografico costituisce nell'opera di Federico Gamboa qualcosa di positivo e di negativo al tempo stesso: di positivo quando lo soccorre in romanzi come Suprema ley, Santa e Reconquista; di negativo quando tale ausilio viene a mancare, il che spiegherebbe la «inferioridad manifiesta» dei romanzi restanti, nei quali l'autore «se hunde y naufraga en la literatura». Per Azuela è molto frequente il caso di un «hombre culto» che scrive un buon romanzo con elementi della propria attivitа, come altrettanto frequente è il costruito che, allorché lo stesso pretende di creare personaggi diversi da sé, muso naufragio.