Successivo Affitta una stanza a Italia Gli annunci di immobili, camere e posti letto in affitto in Italia sono consultati quotidianamente da un gran numero di persone, che sia per scelta o per necessità. E sono soprattutto gli studenti universitari e i giovani lavoratori a dover scegliere le stanze in affitto più adatte ai propri gusti e alle proprie esigenze. È una sensazione magica avvertita giorno dopo giorno dagli studenti che vivono in stanze in affitto a Roma, per esempio, e in particolare da chi vive nei pressi della Città Universitaria. Le stanze e i posti letto nella zona di San Lorenzo-Termini, infatti, permettono loro di trovarsi a due passi dalle Terme di Diocleziano e dal Museo Nazionale Romano, oppure di raggiungere con una breve corsa in metro il Colosseo e altri magnifici edifici. Che dire, poi, della Toscana. Ma il resto del Paese è ugualmente ricco di spunti anche per chi ha già terminato gli studi e si affaccia sul mondo del lavoro. Lontani dal caos del centro città, infatti, si ha la possibilità di adeguarsi a ritmi di vita meno intensi e stabilire un rapporto profondo con la periferia.
Il giornalista Matteo Miavaldi è uno dei pochissimi che nei mesi scorsi hanno fatto informazione vera sulla storiaccia. A ben vedere, non ha fatto assenza di sovrumano: ha seguito gli sviluppi del caso leggendo in parallelo i resoconti giornalistici italiani e indiani, verificando e approfondendo ogni volta che notava forti discrepanze, cioè sempre. Insomma, abbiamo chiesto a Miavaldi di scrivere per Giap una sintesi ragionata e aggiornata dei suoi interventi. Buona lettura, su carta o su qualunque dispositivo. Cercate di commentare senza fornire appigli per querele. Se dovete parlar male di un politico, un giornalista, un milite, un presidente di qualcosa, fatelo insieme intelligenza, grazie. Grazie a Christian Raimo per la sporcatura romanaccia, cfr. Breve lontano, il peschereccio indiano St.
L'ingiustizia di Stato è servita: le vittime pagano i ladri 28 Marzo - Chi ferisce o uccide per legittima difesa deve risarcire i delinquenti. Improvvisamente le storie, dal benzinaio al gendarme 99 Il carabiniere, le guardie giurate, il benzinaio, il tabaccaio. Tutti condannati a risarcire i delinquenti che avevano cercato di derubarli o addirittura di ucciderli. È l'albo nero dell'ingiustizia affinché premia chi vive di violenza. Un'ingiustizia con i bolli di Stato, perché imposta da altrettante sentenze di tribunali in tutta Italia. Il Giornale ha raccontato ieri la storia di Enrico Balducci, proprietario di una catena di distributori di benzina a Bari, cui un giudice ha posto sotto confisca mila euro a fronte di una richiesta da un milione avanzata dai familiari del rapinatore che aveva costruito irruzione in uno dei suoi distributori. Ma non è un caso particolare.