Non si tratta certo di un capolavoro, ma per me è un romanzo più che accettabile. Il difetto è in una certa prevedibilità il ricco scapestrato che incontra l'amore della vita e cambia, la famiglia felice che va in pezzi, i coniugi in crisi, la coppia che perde un bambino, ecc. Perfetto per una lettura da spiaggia. Ritieni utile questa recensione? SI NO La ragazza della porta accanto, di - leggi tutte le sue recensioni Romanzino direi un pooco insulso, che ha di mira un certo target di lettori, anzi di lettrici, più vicine all'adolescenza che alla maturità. Mi dipiace dare questo giudizio a una autrice che comunque rispetto, ma proprio non posso esimermi. In sintesi, superficiale.
Da Alessandro Manzetti amanzetti Nell'ultimo numero della Newsletter della Horror Writers Association, per la quale curo una rubrica capriccio sull'horror italiano, ho pubblicato un capitolo da titolo Two good news and one bad one. La notizia cattiva è rappresentata dalla recente scomparsa di Paolo De Crescenzo circa un mese fafondatore della casa editrice Gargoyle Books, fino a poco tempo fa specializzata nella pubblicazione di narrativa horror. In questo articolo scrivo che Paolo de Crescenzo che ho avuto il capriccio di incontrare personalmente lascia una apprezzabile eredità per gli appassionati della letteratura di genere: i tanti magnifici libri che ha pubblicato, che ci hanno consentito di leggere in italiano i grandi autori internazionali, oltre che tanti talenti dell'horror italico. Inutile fare una lista dei grandi autori horror tradotti da Gargoyle Books, sarebbe davvero lunga, ma vorrei segnalare in particolare coppia opere in particolare, di autori non conosciuti dal grande pubblico. La avanti è il romanzo Il Circo dei Vampiri di Richard Laymon purtroppo addirittura lui prematuramente scomparsol'altra è La fanciulla della porta accanto di Dallas Meyr, in arte Jack Ketchum. Entrambi questi grandi autori sono stati tradotti e pubblicati in Italia per la avanti volta da Gargoyle Books, e attuale la dice lunga sulla grande eredità che ci lascia Paolo De Crescenzo. Si tratta di due romanzi notevole diversi, Il Circo dei Vampiri di Laymon è decisamente catalogabile nel gamma horror, mentre La ragazza della apertura accanto, semplificando, è un agghiacciante thriller. Dall'horror soprannaturale di Laymon si passa all'horror esistenziale di Ketchum. Ma in fondo queste etichette di genere mi convincono sempre meno, non riguardano la letteratura ma il marketing, e addensato ci privano di approfittare di diverse occasioni di ottime letture.
Basilare Divertimento La ragazza della porta accanto: Mackenzie Davis su Dopplegangers, belle donne e amicizia femminile La ragazza della porta accanto: Mackenzie Davis su Dopplegangers, belle donne e amicizia femminile Mackenzie Davis, attriceCeleste Sloman per Braganca La gente dice che assomiglio a Laura Dern. E—non ci credo, ma voglio sempre crederci perché mi fa accorgersi più carina di quanto mi senta davvero—Robin Wright, Mackenzie Davis dice e ride. Ha solo una mascella demoniaco. Con le sue palme in anfora, i pannelli in legno e i caminetti medievali in pietra, l'atmosfera è qualcosa tra il club maschile dell'era coloniale e l'hot spot di Hollywood dell'età dell'oro che ti aspetteresti di vedere solo in bianco e buio. Considerando il suo ultimo film, Luccicare sempre , la nostra discussione sui sosia delle celebrità sembra più oppure meno appropriata: il film è incentrato sulle amiche Anna e Beth, entrambe bionde e belle ragazze che cercano di essere attrici, che sono state messe l'una contro l'altra per ruoli e attenzioni. La Davis è probabilmente attualmente più conosciuta per il adatto ruolo nell'episodio di Specchio nero attirato San Junipero, una storia d'amore sincera e straziante che è diventata approssimativamente immediatamente l'episodio preferito di Internet dello spettacolo antologico. Per la cronaca, Davis crede nell'interpretazione a lieto fine dell'episodio: penso proprio che siano finiti all'unanimitа.
Nella discussione, si definiva atroce il fantasticheria di Ketchum proprio perché il bucato di partenza era reale. E qui mi sono chiesta, non per la prima volta, cosa si voglia dalla letteratura: cosa deve raccontare, se non il mondo in cui siamo, mentendo su di esso, certo, ma non tralasciando quanto atroce quel mondo possa essere? Non la vedeva. L'elenco delle marche di abiti e di cibi squisiti era, invece, assai più arretrato delle torture inflitte dal protagonista. Bensм dal momento che c'è chi di Ketchum ha scritto meglio di me, pubblico qui l'intervento di Stephen King, contenuto nell'edizione italiana uscita, molto cielo fa, per la benemerita Gargoyle. Non esiste alcun Jack Ketchum: questo è semplicemente lo pseudonimo dietro al quale si nasconde lo scrittore Dallas Mayr. Sicuramente non è cosa che mi permetterei di rivelare qualora fosse un segreto ben custodito, ma di costruito non lo è: il nome di Dallas Mayr appare in chiaro nella pagina dei crediti in tutti i romanzi di Ketchum sette od otto dei quali già pubblicati negli Stati Uniti e, se gli chiedeste un autografo, notereste come lui sia disposto a scrivere Dallas anche se facilmente, nel caso del libro che avete fra le mani, preferirebbe firmarsi Jack Ketchum. Nel mondo di Ketchum, gli gnomi sono cannibali, i lupi non rimangono mai a corto di alito, e la principessina buona finisce sempre in un rifugio antiatomico, legata mani e piedi a una trave finché una pazza indemoniata si diverte a liquefarle il clitoride con un accetta da stiro rovente. Mi è già capitato brevemente di scrivere qualcosa a proposito di Ketchum, e in quell'occasione ho raccontato come sia diventato un autore di culto tra i lettori di genere, e una specie di eroe per noi che scriviamo storie di terrore e suspense.