Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta.
Costretta a sopportare immani sopprusi decide di pianificare la sua fuga. Per la giovane arriverà il momento di appoggiare in atto la sua brutale punizione quando si presenteranno nel bordello adatto i responsabili del massacro della sua famiglia. Film crudo e violento affinché va oltre la semplice vendetta. Una scena drammatica del film all'interno dello squallido bordello nei balcani. Racconta la storia di una ragazza che, in seguito alle angherie dei compagni di scuola, si vendica di tutti agevolata dal fatto di essere in detenzione di straordinari poteri medianici. Un pellicola Horror sul tema della vendetta. La giovane ragazza viene uccisa e il fidanzato medita una vendetta contro tutti i componenti della banda. Un pellicola horror a tinte splatter sul paura della vendetta violenta. Il capo della banda tortura il protagonista.
Pellicola con spazi claustrofobici, dialoghi ridotti all'essenziale, trama lenta con un pizzico di noiosita' ma sicuramente assurda. La fatto di un vecchio e di una giovane ragazza che vivono in una barca da quando lei aveva sei anni. Il vecchio attende il cessazione dei suoi diciasette anni per poterla sposare. La barca e' il emblema dell'immobilita' della vita che la fanciulla ha avuto, o meglio il immacolato circoscritto che l'occhio guardigno del attempato ha creato e con la sua cieca follia della gelosia ha reso invulnerabile. Uno spazio dove entrambi hanno consumato la loro esistenza per lunghi dieci anni. Un luogo sacro la cui intromissione e' sinonimo di blasfemia a chiunque osi metterci piede e dunque istinto di difesa animalesca da parte del vecchio. Il motivo e' la grande paura di perdere la sua futura sposa. La ragazza non parla ma le sue molteplici espressioni hanno valore superiore alle parole.
Amministrazione Non solo Hollywood: arte cinematografica nella terra del Sol Levante Il cinematografo orientale rappresenta da sempre la crocifisso e la delizia dei critici cinematografici; un cinema di nicchia, ancorato a numerosi festival ma che, soprattutto in Italia, non è riuscita ad beni una diffusione capillare nel circuito della distribuzione, rimanendo per poco tempo in cartellone e in un numero alquanto ristretto di cinema. Eppure di pellicole iconiche nel circuito orientale, per i cinefili in senso stretto, ce ne sono moltissime; basti pensare a Battle Royale di Kinji Fukasaku, adattamento di un romanzo tra i più celebri in materia di distopia sociale, e accolto favorevolmente dal pubblico di complessivo il mondo. Vogliamo quindi proporvi 3 film di produzione orientale, provenienti da altrettanti paesi. Si tratta indubbiamente di generi diversi, per cui anche la sensibilità tra le pellicole divergerà immensamente, ma sono pari merito per compilazione e impatto emotivo. Il film ci presenta la tragica storia di questa eroina, curando anche il più breve dettaglio e restituendoci un prezioso crepato della Cina di quegli anni, ove il maschilismo era la pratica più comune e la schiavitù femminile la norma. Lanterne rosse, nella sua spietata, seppur perfetta, brutalità è indubbiamente con le pellicole migliori degli ultimi 30 anni e imperdibile per chiunque aviditа provare ad approcciare il cinema cinese. Spostandoci di poco più ad levante incontriamo la Corea del Sud e un altro sublime dramma, Bittersweet Life di Kim Ji-woon. Il film racconta di Sun-woo, il killer perfetto, al servizio del boss mafioso Kang. Un delicatissimo e complicato mix di dolcezza e violenza abilmente equilibrati da Kim Ji-woon, arricchiti da una composizione pop sempre impeccabile.
Peggiore ancora, le recensioni positive non epoca solo tali ma anche al eccellente. Bellissimo, intensissimo, difficilissimo. Quattro stelle e mezza. Per capirlo davvero dovete vederlo due volte! Metteteci anche che The Wailing è un film coreano da minuti, scritto e diretto da Hong-jin Na quello di The Chaser. Affinché profondi questi asiatici, coi ritmi riflessivi nessun motivo di credere che siano minuti di troppo. Alla seconda apparizione quella pentola non assume alcun accezione. La storia è abbastanza semplice: quando in un piccolo villaggio arriva un giapponese Jun Kunimura e iniziano a succedere cose brutte vedi sopra un poliziotto locale dovrà vedersela con strani affari religiosi per salvare la figlia da forze misteriose.