Bianca M. Io e mio marito abbiamo sfruttato un voucher Covid e con loro siamo volati in Sicilia orientale. L'organizzazione è stata curata in ogni più piccolo dettaglio. Grazie a loro e alla guida interpellata abbiamo scoperto una zona dell'Etna per niente turistica e a dir poco spettacolare! La struttura di Noto dove abbiamo soggiornato ha superato ogni nostra aspettativa.
La domanda Prima di entrare nel acuto del discorso, che prevede l'analisi dal lato dell'offerta dell'ospitalità veneziana, vale a dire della sua configurazione di armatura fornitrice di servizi di carattere turistico-alberghiero, ci sembra opportuno svolgere alcune considerazioni dal lato della domanda. Questa, per tutto il periodo esaminato, rimaneva fondamentalmente circoscritta a tre-quattro categorie di persone: mercanti e pellegrini innanzitutto, ma addirittura, sia pure in misura assai più limitata, rappresentanti e personalità di paesi stranieri e di comunità nazionali. Vere e proprie colonie di stranieri - per i Veneziani quest'ultimo termine si applicava indistintamente a tutte le persone provenienti da località, non importa se italiane o meno, non appartenenti allo stato - si erano via comincia costituite, trovando spesso insediamento in aree ben delimitate della città. Particolarmente significative le presenze greche, tedesche, albanesi, dalmate, armene, turche, arabe, ebree, lucchesi, milanesi e fiamminghe. Nel Quattrocento, i rapporti economici tra Venezia e la Germania avevano raggiunto i massimi livelli: alle importazioni di metalli oro, argento, accetta, rame, piombo e stagnopellicce, prodotti in cuoio, tessuti di lana, di lino e misti, faceva riscontro l'esportazione di materie prime orientali, quali spezie, arguzia, zucchero, vino, seta e cotone grezzi, e di svariate manifatture veneziane, quali vetri, conterie, tessuti di seta e auroserici, broccati, saponi ecc. Fino al primo decennio del XVI secolo, questi rapporti rimasero strettissimi. Insomma, Venezia è rimasta a lungo per i Tedeschi, più che per altri popoli europei, un partner economico di tutto rispetto e, al di là della acuto del suo primato commerciale e della sua stessa sovranità nazionale, una delle capitali della cultura e dell'arte di vivere 2. La colonia lucchese, calante di quei gruppi di profughi affinché, portando con sé la famiglia e i beni, avevano trovato rifugio amministrativo a Venezia nei primi decenni del XIV secolo, era numerosa e, come è normale in una comunità di esuli per motivi extraeconomici, di varia condizione sociale: dalla nobiltà agiata, al ceto mercantile e artigiano soprattutto filatori, tessitori e tintori dell'Arte della setaai poveri bisognosi di assistenza. Riuniti fin dal in confraternita nella Scuola del Volto Santo con sede presso il ponte dell'Anconetta ai Santi Ermagora e Fortunato San Marcuolai Lucchesi possedevano nella stessa contrada una decina di case destinate alle famiglie indigenti della esse nazione 3.
Per visualizzare la mappa clicca qui. Dappresso il nostro ristorante aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena è possibile degustare portate raffinate a la Carte oppure più semplici dal menù Pizza o dal Menù del Giorno, a prezzo fisso insieme particolare riguardo anche ad eventuali intolleranze alimentari. Nel periodo estivo sarà effettuabile rilassarsi anche a bordo piscina. Ci troviamo a soli metri dal emporio Simply raggiungibile comodamente a piedi, a metri dalla farmacia ed a pochi minuti dal centro di Binasco, breve paese con Castello storico ed bacino pedonale in cui sono presenti negozi e servizi vari. Non è prevista alcuna tassa di soggiorno. Con il tram 15 in poche fermate si raggiunge la Metropolitana MM2 piazzale Abbiategrasso , linea che permette di arrivare tutte le stazioni ferroviarie di Milano. Inoltre lo stesso tram 15 arriva direttamente in Piazza Duomo in approssimativamente 30 minuti e da qui esiste linea diretta per Aereoporto di Linate. Le stanze sono tutte dotate di climatizzazione, servizi con doccia e asciugacapelli , tv lcd.
Avanti una sottile linea rossa all'orizzonte e mano a mano che ci avviciniamo ne apprezziamo la bellezza paesaggistica. Sorvoliamo le dune a bassa quota avanti di raggiungere la pista di arrivo di Wolwedans. Pernottiamo presso il Wolwedans Dunes lodge, con tende ampie su piattaforma in legno, con bagni privati e veranda. Una bianca tavolozza di calcare, punteggiata dagli scheletri neri di alberi morti, e circondata da una corona di dune rosso arancio, certamente molto suggestiva. Al termine della colloquio torniamo ad un lodge vicino a Sossousvlei dove pranziamo.