Di: Silvia Ghisio Come tu mi vuoi Credo sia anche il titolo di un film che ho visto un paio di volte e che mi è tornato in mente di recente. Il gruppo godereccio, chiuso e forse un po' annoiato fa una scommessa, anzi … la più gelosa del gruppo lancia una sfida. Una volta il mio primo giorno di lavoro non mi mi fecero andare in punto vendita, indossavo una giacca classica di mia madre - avevo 19 anni -camicia bianca, jeans e scarpa classica. Mi spiegarono che a contatto con il pubblico in quel contesto e per quel brand, non fosse previsto il jeans, quale espressione di uno stile informale, non adatto al tipo di articoli trattati, né alla clientela.
Attuale vuol dire che le mancano estranei 3 anni di corso e appresso ulteriori 3 anni per specializzarsi e realizzare finalmente il suo sogno: divenire una ricercatrice oncologica. Aby è una tipa veramente unica, sveglia, dinamica e solare. Sto morendo? Aby, partiamo insieme una domanda semplice semplice.
Riccardo uno studente universitario svogliato e impertinente. Lei lavora per mantenersi gli studi, lui è mantenuto agli studi. Ella ha un curriculum da lode, egli raggiunge il venti a stento. Ella è sostanza, lui apparenza. Giada è occupata part-time in una trattoria e impartisce lezioni di ripetizione ai colleghi meno brillanti. Riccardo sperpera i soldi di papà, deluso dalle sue bugie e dai suoi fallimenti accademici.