Ana ha ancora un viso da bambina, ma ha alle spalle una storia terribile. Un'odissea sulla strada, prima in Romania poi in Italia. Comprata e venduta, schiava dei mercanti di sesso. E come lei, sono tante, oltre duemila, le minorenni che nel nostro Paese vivono lo stesso dramma Questa non è una storia facile da raccontare. È la storia di un orrore. Di uno scandalo che ogni giorno si ripete nelle nostre strade, a pochi metri da noi. È la storia di Ana, che a 12 anni ha iniziato a prostituirsi. Prima nel suo Paese, in Romania. Poi in Italia.
WhatsApp Condividi Il freddo delle notti di dicembre sembra averle decimate. Le consolari che a più miti temperature pullulano di lucciole e clienti, a niente gradi ci appaiono deserti gelidi. Le ragazze che non possono permettersi di lasciare il marciapiede, a costo di battere i denti, si difendono bruciando pallet in legno e cassette della frutta agli angoli dei semafori. Dalla Cristoforo Colombo alla Palmiro Togliatti, dalla via Salaria alla via Tiberina alle Mura aureliane che delimitano il Cuore storico, la Roma a luci rosse resiste anche ai picchi di gelo invernali. Basta osservare per farsi un'idea e tracciare la mappa del abilitа più antico del mondo, invariato nel tempo, sempre oggetto di denunce da parte dei residenti, ignorato dall'agenda amministrazione dopo qualche tentativo naufragato di chiudere il problema a livello locale insieme ordinanze sindacali, sanzioni al cliente, progetti di zoning per confinare il accaduto in aree delimitate. E affrontato sul piano sociale con il progetto Roxanne del comune di Roma, attivo dagli inizi del , ancora in piedi con case di accoglienza e attività psicologiche di supporto rivolte alle vittime dello sfruttamento, ma complicato - altro l'analisi fornita da Save the Children nell'ultimo rapporto sulla tratta delle minorenni - dalle recenti evoluzioni di un fenomeno che è sempre più arduo intercettare, soprattutto per la continua mobilità territoriale delle ragazze su strada, addensato spinte dai protettori a cambiare area, quartiere, città. Eur e Marconi A sud è il pentagono dell'Eur a farla da padrone, quartiere bene ove i residenti non tollerano la coabitazione con un mercato del sesso affinché arriva subito fuori dai cancelli delle abitazioni. E' l'area preferita per chi cerca prestazioni a pagamento con transessuali, particolarmente attivi intorno al Fungo.
È sex working. Studentessafuorisede di Economia. Nel tempo libero, arrotonda. Ne hanno sdoganato un altro che ai loro occhi neutralizza lo stigma: sex working. Ci iscriviamo sui siti di incontri improvvisamente come funziona e ci proponiamo come sugar baby. Tutti sono istruiti e se la cavano bene con Rete.
Pinterest «Chi dice che lo facevamo per comprarci le borse griffate o per fare la bella vita, è una persona cattiva. Per ballare in atteggiamento ammiccante e strusciarci sui clienti prendevamo 40 euro a sera, per attivitа sesso La maggior parte di noi aveva bisogno di soldi per alloggiare, veniva da famiglie disagiate». Quattro persone, che si occupavano di procacciare i clienti, devono rispondere di sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Tra gli indagati nella stessa inchiesta, altri quattro, con cui Mario Ginatta, figlio 36enne dell'imprenditore Roberto Ginatta, a capo della Bluetec, azienda del gruppo piemontese del branca automotive Metec Sola, che ha rilevato l'ex impianto Fiat di Termini Imerese.