David Foster Wallace. Diciotto anni dopo, dunque, quella sgangheratezza, non letteraria ma esistenziale, si afferma e ci caratterizza, eppure non abbiamo mai smesso di essere prodotti industriali: anzi, siamo perfettamente caratterizzati come tali rendendocene conto solo a tratti, e anche quando ce ne accorgiamo continuiamo a prender parte al gioco. Tweet e contro-tweet, post e contro-post, like, like, like, senza che nessuno dei discorsi fatti venga intaccato dal discorso che vi si oppone. Faccio un esempio. Luca Traini è il tentato stragista di Macerata, quello che ha impugnato la pistola e ha sparato nel mucchio, purché la pelle del bersaglio fosse nera. Luca Traini non è pazzo, la perizia recentemente depositata lo dichiara capace di intendere e di volere, come si suol dire. E, come immaginate, Luca Traini, per moltissimi conterranei e non solo, non è un potenziale assassino, ma un eroe.
Elisa Solano, una donna ricca e di successo, viene trovata morta nel adatto appartamento, proprio mentre l'uomo che amava appare sulla lista dei passeggeri del fatidico volo Germanwings precipitato nelle Alpi francesi. È una coincidenza? Sara Mendieta, la proprietaria del palazzo dove viveva Elisa, nella zona alta della città, sarà il bersaglio delle indagini e dell'ossessione degli agenti di polizia Joel Sanz e Isabel Morgado. Ma quando Joel, spinto dai suoi superiori, decide di chiudere il caso come danno, Isabel non rinuncia a proseguire per conto suo: si avvicinerà sempre di più a Sara, fino a denudare un passato di violenze e sofferenze inimmaginabili. Nonostante alcuni dettagli che incastrerebbero Sara come responsabile della morte di Elisa, Isabel si rende conto affinché non sempre le cose sono come appaiono, e il carnefice a volte non è che una vittima. Coppia donne, fragili e letali allo identico tempo: una cerca la verità, l'altra mente.
Non sarebbe questo un nome più fissato per una rubrica dedicata alla botanica? La gramigna rossa, volgarmente conosciuta insieme il nome di erba canina, è una pianta infestante che trova il suo terreno preferito ai bordi delle strade, nei marciapiedi. Come la erbaccia rossa, le lavoratrici sessuali sembrano danneggiare i marciapiedi, disturbare e infastidire. Bensм perché, se sono persone adulte affinché scambiano volontariamente servizi sessuali a corrispettivo con altre persone adulte? Se, a differenza delle persone vittime di cambiale a fini di sfruttamento sessuale, hanno scelto di entrare nel mondo del lavoro sessuale e lottano per acquisire condizioni basiche lavorali? Pattuiscono previamente insieme il cliente o con la acquirente la durata e il tipo del servizio, contando sulla libertà di non attenderlo o non attenderla , perché, le lavoratrici sessuali autonome, a avanzo delle donne vittime di tratta a fine di sfruttamento sessuale, non dipendono dai magnacci come si suole badare.
Nella discussione, si definiva atroce il fantasticheria di Ketchum proprio perché il bucato di partenza era reale. E qui mi sono chiesta, non per la prima volta, cosa si voglia dalla letteratura: cosa deve raccontare, se non il mondo in cui siamo, mentendo su di esso, certo, ma non tralasciando quanto atroce quel mondo possa essere? Non la vedeva. L'elenco delle marche di abiti e di cibi squisiti era, invece, assai più arretrato delle torture inflitte dal protagonista. Bensм dal momento che c'è chi di Ketchum ha scritto meglio di me, pubblico qui l'intervento di Stephen King, contenuto nell'edizione italiana uscita, molto cielo fa, per la benemerita Gargoyle. Non esiste alcun Jack Ketchum: questo è semplicemente lo pseudonimo dietro al quale si nasconde lo scrittore Dallas Mayr.
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