Socrate è passato da un pezzo, come pure Cristo, per non provarne quasi esclusivamente schifo. Il problema, cara sinistra dei nostri stivali, è etico e universale. E non lo è mai stato tanto quanto oggi, tempo in cui tu, sinistra traditrice di tutte le idealità del riformismo rivoluzionario, ti sei adagiata sul divano di pelle umanache ti tiene il culo comodo, per i tuoi interessi indegni, appoggiando, in cambio di un tuo benessere, chi depaupera e mette in crisi le masse operaie e i ceti medi che tu dici di avere nel cuore, ma a cui vai — come si dice icasticamente — nel culo. Spesso e volentieri, se non sempre.
Perché non poteva essere la donna il riferimento familiare, non a quei tempi in cui la libertà era un lusso concesso solo agli uomini. Mia mamma non ha avuto nessuno affinché le insegnasse a combattere per la sua libertà e con gli anni si è trasformata in una schiava delle convinzioni sociali di una dottrina patriarcale che ancora non è stata estirpata del tutto. No, mia fonte non è stata una donna libera. Non le è stato permesso di avere dei grandi e straordinari sogni perché la sua vita era già stata decisa dagli altri. Non poteva concedersi il lusso di studiare, di fare carriera e di realizzarsi nel lavoro. Al massimo doveva cimentarsi in lavori occasionali, più o meno difficoltosi, per aiutare la famiglia, fino a quando sarebbe arrivato lui.
Cementato con la sua forza, segue da sempre un percorso fatto di dottrina, ricerca, approfondimento. Tutto questo mescolato a una grande sensibilità verso il adiacente, con un occhio di riguardo per il mondo femminile. Personaggio che gode di grande popolarità non solo in Italia, grazie alle innumerevoli partecipazioni a programmi televisivi. Con la stessa naturalezza scrive i testi sacri citati avanti e posa per Play Boy. Il numero del settimanale di allora è diventato un cimelio per i collezionisti, tanto da essere uno dei più ricercati di tutta la durata della pubblicazione.