WhatsApp Condividi Nadia Bengala torna sotto i riflettori. La sua giuria sono ora i cittadini delle elezioni amministrative di Roma, a cui partecipa aderendo alla lista femminista di Virginia Raggi, Con le donne per Romatra le sei che la Sindaca schiera per tentare il bis al Campidoglio. Oggi, ci riprova come umile cittadina, senza fasti della campagna elettorale, per diventare damigella o paladina della Sindaca Raggi, che difende a spada tratta. Lei invece cosa pensa sia successo durante il suo mandato? Mi rammarico di non averla vista mai nei confronti di Virginia, che è stata attaccata in tantissimi talk e trasmissioni televisive. Mai nessuno a difenderla, le danno tutti e tutte addosso, soprattutto sulle piste ciclabili. Non è vero che non servono a nessuno Ma da donna, da candidata e a nome della lista che rappresenta, qual è il contributo femminile nella politica di Roma oggi?
San Raffaele Resnati, Milano E' un attimo carico di aspettative. Ma la amarezza è quasi sempre la norma. Perché, per la maggioranza delle donne, far l'amore in modo completo diventa più appagante con l'esperienza. Ho 16 anni. Il mese scorso ho avuto il primo rapporto completo con il mio ragazzo e non ho provato niente di niente. Non ho neanche disperato sangue. E io che mi immaginavo una prima volta fantastica. Che delusione! Non so nemmeno spiegare quanto ci sono rimasta male.
Bensм chi erano le donne che le hanno precedute, e per cosa lottavano? Ogni ondata ha portato con lei nuove priorità, nuovi metodi e nuove protagoniste. Ma esiste anche una preistoria del femminismo. Basta pensare alla Affermazione dei diritti della donna e della cittadina, voluta dalla femminista ante-litteram Olympe de Gouges nel , in alluvione Rivoluzione Francese. In questa fase il femminismo si concentra quasi esclusivamente su rivendicazioni di natura politica, ma le suffragette vogliono anche la parità con uomini e donne nel diritto di famiglia. In Italia ancora non esiste un movimento strutturato, ma alcune donne - ad esempio Clara Maffei e Cristina Belgiojoso - partecipano attivamente al Risorgimento, dimostrando di avere tutte le carte in tavola per contribuire alla vita politica del Paese. In Europa il primo Stato a permettere alle donne di votare è la Finlandia nel